L'attuale chiesa parrocchiale fu aperta al culto il 1 maggio 1955, nonostante fosse ancora allo stato grezzo. I lavori di costruzione erano iniziati nel 1948 e proseguirono con impegno per 7 anni. Grazie alle offerte delle famiglie, furono effettuati i lavori di completamento: il pavimento di marmo rosso di Verona, gli intonaci, l'impianto elettrico, l'impianto di riscaldamento, la costruzione della sacrestia, gli intonaci esterni e la facciata.
La nuova chiesa fu consacrata dal Vescovo Giuseppe Carraro nel 1969.
Per abbellire le due grandi pareti laterali del transetto fu coinvolta l'Accademia Cignaroli di Verona, che incaricò un suo docente, Federico Bellomi. Quest’artista sensibile e geniale, utilizzando tecniche inedite o molto rare, lavorò con dedizione e passione per quindici anni alla realizzazione di un imponente affresco, “Arbor Redemptionis”, che costituisce l’eccezionale testamento artistico di questo pittore e rappresenta la Storia della salvezza, secondo uno schema che ricorda quello del Giudizio Universale di Michelangelo.
Al centro dell’affresco è rappresentato il Cristo Redentore, che racchiude in sé i tre momenti della sua vita: l'Incarnazione, la Crocefissione, la Resurrezione; a lato sono gli episodi più significativi della storia della salvezza.
Si tratta di un'opera colossale (240 mq di superficie) che rappresenta il punto d'arrivo di un'esperienza artistica: l'umanesimo cristiano di Bellomi, caratterizzata dalla fiducia in Dio e nell'uomo.